Alessandro Baricco, La Via della Narrazione, 2022

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Breve e agile libretto, tratto da una lezione alla scuola Holden, in cui Baricco paragona il narrare a una disciplina spirituale orientale come potrebbe essere, ad esempio, la cerimonia del tè.

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“La cura della tecnica, l’attenzione per i dettagli, la fatica della correzione sarebbero allora quel protocollo di cura che è presente in tutte le Vie, dove il più alto traguardo spirituale passa sempre attraverso la riuscita di un gesto della mano, dell’occhio, del corpo. Fuori dalla cerchia ristretta di chi sa compiere quei gesti con una perizia speciale si moltiplica il numero di coloro che aspirano a compierli in modo semplicemente educato, e a esercitarli, e a perfezionarli. Intuiscono che nella loro ripetizione dimora una disciplina antica, una Via tra le altre. A essa non sembra insensato affidare il compito possibile di portare brevi esistenze individuali a compimento, saldando quanto è certo nella loro coscienza a quanto ancora è pagina in bianco e carta coperta”.

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Le incisioni rupestri della Val Camonica (agosto ’22)

Roccia 35. Il personaggio in corsa

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Le incisioni rupestri della Val Camonica sono state il primo patrimonio dell’umanità riconosciuto dall’UNESCO in Italia (correva l’anno 1979). Costituiscono una delle più ampie collezioni di petroglifi preistorici del mondo, con circa 2000 rocce incise sparse in 24 comuni, il più imponente complesso di arte rupestre di tutto il continente europeo, il più ricco per quantità, il più vario per temi, il più ampio per cronologia.

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Se il potere dovesse per sciagura appartenere veramente a tutti, se uno valesse veramente uno, le conseguenze sarebbero catastrofiche. Si prenderebbero decisioni senza avere la minima idea di cosa si stia parlando, ognuno guarderebbe al proprio piccolo utile, la massa appiattirebbe tutto al proprio livello. Una democrazia rappresentativa, idealmente basata su un’autentica meritocrazia, appare al momento di gran lunga la soluzione migliore.