Un uomo a una mostra di Salgado (Settembre ’23)

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Un uomo a una mostra di Salgado.

Le foto erano degli anni Ottanta e Novanta,

raccontavano mondi scomparsi.

Lotte contadine, pugni alzati.

In Italia forse nel Dopoguerra, negli anni Sessanta o Settanta, forse in Sudamerica esistono ancora.

Chissà.

L’uomo era davanti ad un’opera, fotografava dettagli con uno smartphone.

Il volto incavato, pallido, gli abiti smessi.

Era strano, si muoveva come dovesse scusarsi d’essere lì.

La sua presenza mi ha rincuorato, ai miei occhi era vero.

Tra lui e quelle foto, forse, c’era ancora una qualche connessione.

Quelle opere non avevano ormai più nulla a che fare con quella stanza, con quel paese, il paese dove giace il corpo di Pasolini, con me, con tutta la gente presente.

Ma lui non era come noi. Lui e quelle foto forse potevano ancora parlarsi.

Sarr, Mohamed Mbougar, La più recondita memoria degli uomini, Roma, Edizioni e/o, 2022

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Beh, sono felice di aver incontrato questo romanzo, personalmente non mi capita spesso di leggere un contemporaneo e considerarlo di levatura letteraria. Tra l’altro l’autore, un senegalese trentenne che vive in Francia, ha l’abilità di scrivere e narrare con la scorrevolezza e la piacevolezza che di solito si trovano nei best seller.

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Mi ha affascinato il centro magnetico, direbbe forse Baricco, della vicenda narrativa, un romanzo talmente bello ed assoluto da folgorare chiunque lo legga, un romanzo che sembra comprendere tutto ciò un cercatore di verità desidererebbe trovare in un Libro del genere: tutte le risposte alle sue domande, forse. Oppure il riflesso di tutte le sue inquietudini.

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Egitto II: Le piramidi di Giza

Le piramidi di Giza

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Inizio questa rassegna con quella che forse è la meta più iconica dell’Egitto, patrimonio Unesco dal 1979.

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Giza è una cittadina con più di 2,5 milioni di abitanti, oggi attaccata al Cairo (che ne ha circa 20 milioni dichiarati). Le piramidi si raggiungono con la metro e poi con un taxi o un bus. Per arrivarci si possono anche prendere i minibus locali che si fermano a chiamata facendo particolari segni con le mani, a seconda di dove si deve andare. SI salta dentro e fuori al volo. Li ho usati grazie a un egiziano che mi ha preso in simpatia e proposto di visitare le piramidi assieme a lui e al figlio a cavallo con una guida. Beh, un po’ costoso, ma quando mi sarebbe capitato di nuovo…

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