Mostra di Antonio Ligabue (Asiago, agosto 2022)

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Prima di esprimere un parere personale sull’opera di Ligabue, sui quadri che ho visto, voglio precisare che non sono uno storico dell’arte, né un pittore, non ho nessuna preparazione in merito. Ho qualche interesse verso le varie forme di espressione pittorica che si sono succedute nel corso dell’evoluzione umana, mi pare che esprimano, in maniera profonda, una maniera di stare al mondo. Quando si passa dal realismo all’astrattismo, ad esempio, è la percezione della realtà che cambia (quella culturale, testimone, lente e specchio, in qualche modo, della vita stessa). Mi piace anche il lato prettamente estetico, la creazione demiurgica di nuove forme, di strutture che sono, ancora più profondamente, espressioni “artistiche”, creazioni estetiche ed intellettuali insieme.

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Kandinskij, l’opera / 1900-1940 / Mostra a Rovigo

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Racconto di seguito, con alcune note tratte da Wikipedia sulla vita di Kandinskij, il viaggio attraverso una notevole mostra che racchiude, in 80 opere circa, l’evoluzione creativa ed espressiva di un genio.

 

Fiume d’estate, 1901-1903

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Il Museo dell’Acropoli

Il Museo raccoglie esclusivamente materiali rinvenuti sull’Acropoli di Atene. Si tratta di uno dei più celebri musei archeologici e di arte al mondo, con una collezione che copre oltre 1.500 anni ed un edificio imponente, progettato dall’architetto svizzero-americano Bernard Tschumi.

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Modello del museo (da Internet)

L’edificio, insugurato nel 2007, è stato progettato appositamente per svolgere la sua funzione attuale, e si tratta, anche dal punto di vista archettonico, di uno dei musei più belli che abbia visto, dove funzionalità e modernità si sposano perfettamente per accogliere le meraviglie che contiene.

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Acropoli e Agorà di Atene

Sono arrivato ad Atene di sera, non c’ero mai stato prima. Dopo aver lasciato lo zaino in albergo (la metro collega comodamente l’aeroporto al centro città) ed aver sbocconcellato un abbondante gyros per pochi soldi, ho deciso di fare una passeggiata fino ad un quartiere turistico in centro, di cui le guide parlavano bene, Monastiraki.

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L’Acropoli vista da piazza Monastiraki

Dalla piazza, chiamata come lo stesso quartiere, si vedeva l’Acropoli. Era piacevolmente piena di ragazzi e probabilmente turisti, nonostante fosse un lunedì sera. E’ stato amore a prima vista. Di Atene questa è stata la prima cosa che mi ha colpito. Il luogo in qualche modo “sacro”, il luogo quasi simbolico che per me rappresenta non tanto gli dei dell’Olimpo, quanto quelli della filosofia, i luoghi nei quali potevo immaginare a passeggio Socrate e Platone in discussione, dominava la città, da qualsiasi parte di essa ci si potesse trovare. L’Acropoli è, per Atene, un faro. Una luce meravigliosa. Da lì nasce non solo la cultura e la filosofia greca, ma anche quella latina. Tornando indietro di millenni, di quello che Platone lasciò scritto riguardo alle sue idee e a quelle di Socrate, mi sento spesso, per qualche ragione, molto più a casa che in territori a me più vicini.

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Gallerie dell’Accademia, Venezia

Una breve presentazione del museo (scopiazzata da Wikipedia) con alcune opere che mi hanno colpito e perché (impressioni di uno che guarda le opere senza grossa cognizione di causa).

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Johann Liss, Apollo e Marsia, 1625-1630

Non conoscevo questo pittore, mi ha colpito. Trovo che i colori e il disegno, la maniera in cui il tema è stato raffigurato siano molto moderni, espressionisti.

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