Impara a conoscere la tua ombra, e poi ad accarezzarla. Da lì comincia la strada verso la luce
Autore: Fabio Garzitto
John Williams, Stoner
All’uscita nel 1965 vende 2000 copie. Ripubblicato negli Usa nel 2003 diventa un caso letterario. Pubblicato da Fazi in Italia nel 2012, poi da Mondadori. Che dire? La storia è poca cosa, è quella di un professore universitario americano, di origini contadine, si potrebbe forse dire di un disadattato, di uno che attraversa la vita un po’ suo malgrado, di uno che la vita sembra cadergli un po’ addosso, il rapporto quasi pro forma con i genitori, la proposta d’insegnamento, un matrimonio senza amore e con tracce d’odio da parte della moglie, il rapporto distante con la figlia, l’amante a cui è costretto a rinunciare, il lavoro forse come unica ragione di vita, fatto quello sì si direbbe con passione, dagli esiti altalenanti. Letteratura alla massima potenza, secondo il mio punto di vista, letteratura capace di raccontare la vera “normalità”, fatta anche di sconfitte e rinunce e umiliazioni, di delicatezza, umanità e dignità, una letteratura molto lontana dall’imperante narrativa “fiore cuore ammore”.
Libertà è riuscire a dipingere il mondo, per quanto possibile, del proprio colore
Alessandro Baricco, The Game, 2018
Questo libro ha l’innegabile merito di studiare il cambiamento che stiamo vivendo, il passaggio da analogico a digitale. Dice Baricco che quest’era, con caratteristiche abbastanza precise e individuabili, sarà ricordata dai posteri con l’importanza che diamo ad epoche passate quali Illuminismo, Romanticismo, ecc. La mappa che disegna, tuttavia, così come le categorie scelte per descriverla, non mi convincono fino in fondo.
Si potrebbe già osservare che l’innovazione digitale è un’innovazione tecnologica. Si potrebbe “semplicemente” sostenere che come l’invenzione della macchina a vapore è stata una delle cause dello scoppio della prima rivoluzione industriale, così l’invenzione ed introduzione del digitale ha causato la terza rivoluzione industriale (o forse sarebbe meglio dire rivoluzione dei servizi, o semplicemente rivoluzione economica), con tutte le conseguenze psico-sociali attinenti ad una rivoluzione.
La mappa disegnata da Baricco, comunque, una rappresentazione della realtà la restituisce, mettendone in luce alcune caratteristiche.
Presentazione de La tesi di Maurizio – Il dividuum postmoderno
In questo saggio si sostiene che le attuali società postmoderne favoriscano un modello di persona a cui viene assegnata l’etichetta di dividuum, coniata per rendere evidenti anche attraverso i termini utilizzati le differenze tra questo modello e quelli che l’hanno preceduto, e cioè il condividuo promosso dalle società agricole e l’individuo delle società industriali.
Per descrivere questa nuova “forma” di persona si utilizzano in particolar modo teorie e termini derivati dalla psicologia, dalla sociologia e dall’economia. La “persona” viene così caratterizzata come un’entità che può essere naturalmente descritta tramite tratti psicologici, come una coscienza di sé formata da parti consce ed inconsce, come un’entità singola dotata di un passato, di voglie, obiettivi e desideri, di sentimenti ed un particolare carattere, di un’identità, insomma, ma anche, ed è questa in particolare la prospettiva evidenziata, come una sorta di “costrutto” sociale. Non si discute di persone, ma di “modelli” di persone. Ciò che si vuole evidenziare non sono le differenze, ma le somiglianze. Non i singoli come dotati di un insieme di caratteristiche che li rendono unici, ma modelli, formati da un insieme di tratti che li rendono simili. Se da una parte una data società sarà sempre formata da singole persone, con le proprie idiosincrasie, dall’altra, perché tale società possa esistere, è necessario che le persone che la compongono, quanto meno la maggioranza, abbiano un insieme di pensieri, comportamenti e caratteristiche comuni.
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