GRAHAM GREENE, IL POTERE E LA GLORIA (ED. ORIG. 1940).

Il potere e la gloria

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Incipit:

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Il signor Tench uscì a cercare il suo cilindro di etere: nell’abbagliante sole messicano e nella polvere scolorante. Alcuni avvoltoi guardarono giù dal tetto con vile indifferenza: non era ancora una carogna. Un tenue senso di ribellione si destò nel cuore del signor Tench, ed egli strappò con forza un pezzo di cemento dal margine della strada, spezzandosi le unghie, poi lo scagliò debolmente contro di essi. Uno, allora, si alzò e volò attraverso la città, sbattendo le ali: sopra la minuscola plaza, sopra il busto di un ex-presidente, ex-generale, ex-uomo vivente che fosse, e sopra due banchi dove si vendeva l’acqua minerale, verso il fiume e il mare. Non avrebbe trovato nulla laggiù; da quella parte, alle carogne ci pensavano i pescicani. Il signor Tench proseguì attraverso la plaza”.

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Quando l’arte, nei suoi innumerevoli tentativi, fa suo il tema della nuova condizione umana, si può dire che vada oltre la mera descrizione. Si tratta in realtà di esperimenti che mirano al supremo traguardo: unire la libertà e il mondo in una nuova armonia. quando l’opera d’arte riesce a darle forma, la paura accumulata non può che dissolversi come nebbia ai primi raggi del sole.

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Ernst Jünger

Erich Neumann, Storia delle origini della coscienza, 1978 (ed. orig. 1949).

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Chi da tremila anni

Non riesce a render conto

Di sé a se stesso,

Rimane inesperto nell’oscurità,

Può vivere solo giorno dopo giorno.

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Parla di archetipi che determinano lo sviluppo della coscienza. Secondo Jung gli archetipi sono immagini primordiali strutturali dell’inconscio collettivo.

La tesi fondamentale del libro è che nello sviluppo ontogenetico la coscienza egoica dell’individuo deve percorrere i medesimi stati archetipici che hanno determinato lo sviluppo della coscienza all’interno dell’umanità.

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Cos’è l’Arte? Io sarei per definirla come un artigianato di livello superiore. Una sorta di “super-artigianato”.

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Esiste infatti nel lavoro artistico una componente fisica, corporea, che ha a che fare con l’abilità tecnica, con il lavoro della mano. Con l’abile ripetizione di gesti che diventano via via più sicuri, precisi, fino a raggiungere l’eccellenza. Ciò è ben visibile in una pittura, in una scultura, in un musicista alle prese con il suo strumento, ma ritengo sia in qualche modo vero anche per la composizione di un brano musicale, di una poesia, o di un romanzo. Cambia la materia, non è più marmo, o legno, sono parole, sono note musicali. Ma anche queste necessitano di essere forgiate, composte, equilibrate, raffinate, lucidate.

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