Museo archeologico nazionale di Napoli

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Leopardo – Affresco – Pompei – Seconda metà del I sec. d.C.

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Considero questo articolo sul Museo archeologico di Napoli come un completamento al precedente dedicato a Pompei.

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Donna che medita seduta – Stabiae, Vialla di Arianna, 54-69 d.C.

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Penso che l’uno completi l’altro, e che le due visite andrebbero abbinate per comprendere la straordinaria “ricchezza” artistica che quei luoghi raccoglievano.

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Amazzone a cavallo – Replica di II sec. d.C. da originale greco del II sec. a.C.

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Un altro motivo per parlarne è che mi era completamente sconosciuto, non l’avevo mai sentito nominare.

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Parete “a tappeto”

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Così come quello di Capodimonte, a cui dedicherò un altro articolo, si tratta invece di due musei, a mio parere e non solo, di spessore davvero notevole.

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Grifo – Pompei, Insula Occidentalis, seconda metà del I sec. a.C.

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Leggo su Wikipedia che il MANN è considerato uno dei più importanti musei archeologici al mondo, se non il più importante per quanto riguarda l’arte romana.

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Il museo è costituito da collezioni private acquisite o donate alla città nel corso dei secoli, quali le collezioni Borgia, Santangelo, Stevens, Spinelli.

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Il lacunare di un soffitto a schema concentrico con maschera di Gorgone – Pompei – 45-79 d.C.

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I nuclei principali sono tre: la collezione Farnese, formata da reperti di Roma e dintorni e trasferita a Napoli nel ‘700; le collezioni pompeiane, in larga parte borboniche, con reperti provenienti dall’area vesuviana; la collezione egizia, al terzo posto al mondo per importanza dopo quelle del museo egizio del Cairo e del museo egizio di Torino.

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Afrodite vincitrice – Marmo – Santa Maria Capua Venere – II sec. d.C.

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Il museo è ospitato nel palazzo degli Studi, costruito nel 1585 come caserma di cavalleria; l’edificio ha una certa rilevanza architettonica, essendo uno dei più imponenti palazzi monumentali di Napoli.

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Cane alla catena – mosaico – Pompei

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Atena, II sec. d.C.

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Ganimede con aquila, copia di seconda metà del II sec. d.C. da un modello tardo ellenistico derivante dal repertorio figurativo greco del IV sec. a.C.

 

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