
Non conosco Israele, non c’ero mai stato prima, non conosco abbastanza la sua storia. Brevi impressioni per fissare ricordi.
La temperatura mite all’aeroporto, leggermente afosa, arrivando dal novembre italiano.
Le strade di Tel Aviv, tirando il trolley, trafficate, affollate, mi colpiscono le molte biciclette e i monopattini, quasi tutti elettrici.
Riconosco qualche ebreo dal tradizionale vestito e cappello nero, le differenti fattezze arabe, molte altre persone non le avrei distinte per una qualche ragione in una qualsiasi altra città europea.