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Un uomo a una mostra di Salgado.
Le foto erano degli anni Ottanta e Novanta,
raccontavano mondi scomparsi.
Lotte contadine, pugni alzati.
In Italia forse nel Dopoguerra, negli anni Sessanta o Settanta, forse in Sudamerica esistono ancora.
Chissà.
L’uomo era davanti ad un’opera, fotografava dettagli con uno smartphone.
Il volto incavato, pallido, gli abiti smessi.
Era strano, si muoveva come dovesse scusarsi d’essere lì.
La sua presenza mi ha rincuorato, ai miei occhi era vero.
Tra lui e quelle foto, forse, c’era ancora una qualche connessione.
Quelle opere non avevano ormai più nulla a che fare con quella stanza, con quel paese, il paese dove giace il corpo di Pasolini, con me, con tutta la gente presente.
Ma lui non era come noi. Lui e quelle foto forse potevano ancora parlarsi.