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Luxor e la zona circostante sono un gioiello di storia e cultura, a mio parere andrebbero considerati come il primo posto da visitare in Egitto (non fosse per le Piramidi di Giza al Cairo… ).
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La città in sé non mi ha molto colpito. Ho avuto la sensazione che fosse più piccola di quanto in realtà sembri essere, data la popolazione che nel 2020 contava un milione e trecentomila abitanti.
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La parte della città nuova che dà sul Nilo, con i suoi templi e il museo, è molto pulita e carina ma il resto non mi è parso granché. La zona agricola che si trova dall’altra parte del Nilo, dove ci sono la Valle dei Re e delle Regine è più tranquilla e con meno abitanti. Per turisti curiosi e un po’ anomali potrebbe forse costituire una zona più interessante della città nuova. Il Nilo, ad ogni modo, è uno spettacolo da qualsiasi parte e da qualsiasi luogo lo si guardi. Varrebbe la pena prendere il traghetto solo per attraversarlo (non ci sono ponti) anche se costasse più della miseria che costa. Se uno dovesse, o potesse scegliere gli consiglierei di passare più tempo ad Aswan che a Luxor (naturalmente dopo aver visitato almeno i più importanti siti archeologici).
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Il nome “Luxor” deriva dall’arabo (romanizzato) al-ʾuqṣur “i palazzi”. Secondo alcuni costituisce il più grande museo all’aria aperta al mondo, e c’è da credergli. Anticamente qui sorgeva Tebe, che fu tra le città più popolate del mondo antico e la capitale dell’Alto Egitto durante il Nuovo Regno. Era consacrata al dio Amun, che poi divenne Amun-Ra unendosi al dio sole. Il tempio di Karnak a lui dedicato, a nord di Tebe, fu il più importante dell’Egitto fino alla fine dell’antichità.
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Il nome significa “villaggio fortificato”, fu chiamata “Tebe” dagli antichi Greci e in seguito anche dai romani. La città fu anche conosciuta come “la città dalle 100 porte” e a volte anche come “Heliopolis del sud”, in modo da distinguerla da quella del nord.
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L’importanza della città cominciò con l’XI Dinastia (dal 2150 a.C. al 1990 a.C.), durante la quale Montuhotep II unì l’Alto e il Basso Egitto. In questo periodo i Faraoni, grazie a spedizioni nell’odierno Sudan, nelle terre di Canaan, Fenicia e Siria, accumularono ricchezze e portarono Tebe a livelli di prominenza su scala mondiale.
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Dalla XVIII alla XX Dinastia (1543 a.C -1078 a.C.) la città divenne la capitale politica, religiosa e militare dell’Egitto. Attrasse popolazioni Babilonesi, Mitanne, Ittite dell’Anatolia (l’attuale Turchia), Canaanite, Fenicie e Minoiche da Creta.
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Come città del dio Amun-Ra Tebe rimase la capitale spirituale dell’Egitto fino al periodo Greco. Più tardi la città venne attaccata dall’imperatore degli Assiri Assurbinapal e cadde in rovina, ma rimase un centro di spiritualità fino all’era cristiana, quando attrasse numerosi monaci romani che stabilirono monasteri in numerosi templi, compreso quello di Hatshepsut.
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Dal secolo XVIII cominciarono ad aumentare gli europei che visitavano Luxor, alcuni pubblicarono e documentarono i loro viaggi. Nel XX secolo divenne una meta turistica, che ad oggi è l’attività economica di maggiore importanza. Molti lavorano anche nell’agricoltura, soprattutto nelle canne da zucchero. Vi sono anche alcune industrie, come ad esempio quelle ceramiche.
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Nei prossimi articoli descriverò le singole meraviglie che ho visitato.