.
.
Considero questo articolo sul Museo archeologico di Napoli come un completamento al precedente dedicato a Pompei.
.
.
Penso che l’uno completi l’altro, e che le due visite andrebbero abbinate per comprendere la straordinaria “ricchezza” artistica che quei luoghi raccoglievano.
.
.
Un altro motivo per parlarne è che mi era completamente sconosciuto, non l’avevo mai sentito nominare.
.
.
Così come quello di Capodimonte, a cui dedicherò un altro articolo, si tratta invece di due musei, a mio parere e non solo, di spessore davvero notevole.
.
.
Leggo su Wikipedia che il MANN è considerato uno dei più importanti musei archeologici al mondo, se non il più importante per quanto riguarda l’arte romana.
.
.
Il museo è costituito da collezioni private acquisite o donate alla città nel corso dei secoli, quali le collezioni Borgia, Santangelo, Stevens, Spinelli.
.
.
I nuclei principali sono tre: la collezione Farnese, formata da reperti di Roma e dintorni e trasferita a Napoli nel ‘700; le collezioni pompeiane, in larga parte borboniche, con reperti provenienti dall’area vesuviana; la collezione egizia, al terzo posto al mondo per importanza dopo quelle del museo egizio del Cairo e del museo egizio di Torino.
04
.
Il museo è ospitato nel palazzo degli Studi, costruito nel 1585 come caserma di cavalleria; l’edificio ha una certa rilevanza architettonica, essendo uno dei più imponenti palazzi monumentali di Napoli.
.
.
.
.
.